Come Scegliere una Vasca Idromassaggio da Esterno

Scegliere una vasca idromassaggio o mini piscina da esterno può essere una decisione importante, poiché si tratta di un acquisto che può durare per molti anni. Ecco alcune cose da considerare quando si sceglie una vasca idromassaggio da esterno, come quelle di Kinedo presenti alla pagina https://www.kinedo.it/minipiscine/:

  1. Dimensioni: assicurati che la vasca idromassaggio che stai considerando sia adeguata alle dimensioni del tuo spazio esterno e che ci sia sufficiente spazio per muoversi intorno e accedere alla vasca.
  2. Capacità: considera quante persone utilizzeranno la vasca idromassaggio e scegli una vasca adeguata in base a questo.
  3. Caratteristiche: ci sono molti tipi di vasche idromassaggio disponibili, quindi considera quali caratteristiche sono importanti per te. Ad esempio, alcune vasche hanno getti per il massaggio, mentre altre hanno luci a LED o sistemi di audio integrati.
  4. Materiali: assicurati che la vasca idromassaggio sia realizzata con materiali di alta qualità e che siano stati trattati per resistere agli elementi esterni.
  5. Manutenzione: considera quanto tempo e denaro sarai disposto a investire nella manutenzione della vasca idromassaggio. Alcune vasche richiedono più manutenzione di altre, quindi tieni presente questo quando fai la tua scelta.
  6. Budget: infine, considera il tuo budget e cerca di trovare una vasca idromassaggio che soddisfi le tue esigenze senza superare il tuo budget.

Le mini piscine da esterno funzionano principalmente allo stesso modo delle vasche idromassaggio da interno. Sono dotate di un motore che pompa l’acqua attraverso un sistema di tubi e getti per creare un effetto di massaggio. L’acqua viene riscaldata da un riscaldatore e mantenuta a una temperatura costante utilizzando un termostato.

Le vasche idromassaggio da esterno possono essere alimentate a gas, elettricità o a legna. La scelta dipende dalle preferenze personali e dalle esigenze specifiche della posizione in cui verrà installata la vasca.

Alcune mini piscine idromassaggio da esterno sono dotate di caratteristiche extra, come luci a LED, sistemi audio integrati e opzioni di ozonizzazione per aiutare a mantenere l’acqua pulita. Per utilizzare una vasca idromassaggio da esterno, basta riempirla d’acqua, impostare la temperatura desiderata e accendere il motore. È importante seguire le istruzioni del produttore per il corretto funzionamento e la manutenzione della vasca idromassaggio.

5 PIANTE IDEALI PER LE SIEPI

Vi è partita la passione per le siepi? Allora non lasciatela morire: è una passione molto sana e salubre, che vi farà passare molto tempo a contatto con la natura. Ma forse potreste andare in confusione, perché non sapete che pianta scegliere perché siete indecisi, vi piacciono tutte o vorreste iniziare con qualcosa di sobrio e tranquillo. In questo articolo vi diamo 5 esempi, voi sceglieteli e piantateli che e successivamente potete provvedere alla potatura delle siepi con Yougenio!

Uno scopo nella vita

Quando decidete di piantare arbusti per fare delle siepi nel vostro giardino, è necessario che capiate il loro obiettivo. Per farla breve: per cosa vi serve la siepe? Avete bisogno di ripararvi dal vento, non volete che i guardoni ficchino sempre il naso nel vostro cortile o semplicemente volete delimitare uno spazio in particolare? In base alla risposta, cambierà anche il tipo di siepe: per le prime due domande, la risposta si trova in arbusti che arrivino anche ai 20 metri; altrimenti, se volete solo decorare il vialetto, potete scegliere qualcosa di più basso e largo.

Capito lo scopo e scelta la pianta, non pensiate di poter disporre le vostre siepi come più vi piace! C’è un codice civile da rispettare e che prevede delle distanze minime cui si possono piantare le piante. Queste sono almeno 50 cm per arbusti e rampicanti, mentre un metro e mezzo per alberi non di alto fusto (la ramificazione avviene prima dei tre metri), che salgono a 3 se invece sono di alto fusto. Ricordatevi di preparare opportunamente il terreno, concimandolo con il compost e predisponendo un buon impianto per annaffiarlo.

Ma ora andiamo al dunque, esaminando cinque tra le migliori piante adatte alle siepi.

Lauroceraso

È un sempreverde da giardino che cresce molto velocemente anche fino a 7 metri in altezza e quindi è adatta a quelle siepi che riparano dal vento o dai ficcanaso. È inoltre compatta e florida, resistente e che permette un’estrema facilità di coltivazione perché sopporta molto bene il freddo – anche le gelate – e resiste ai parassiti, non necessitando di cure specifiche. Le sue foglie sono di un verde molto vivace e ovoidali. Il mese in cui è più bella è Aprile, poiché in questo periodo la pianta fiorisce con meravigliosi fiori bianchi e dei frutti neri.

Cipresso di Leyland

Se non vi basta una siepe alta, ma volete barricarvi in maniera green allora i cipressi fanno al caso vostro. In particolare, il Cipresso di Leyland è una via di mezzo tra Cupressus e Chamaecyparis e presenta una folta e morbida chioma di foglie, in grado di resistere al freddo e alle malattie. Ha un verde tenue, né troppo spento né troppo vivace che quindi rilassa ed è in grado di accontentare tutti. anche il Cipresso di Leyland cresce molto velocemente, ma meglio che non oltrepassi i 4 metri perché se cresce troppo diventa vulnerabile al vento a causa di radici piuttosto ridotte per la sua stazza.

Ligustro

Volete qualcosa di un po’ più esotico? Allora optate per una pianta giapponese: il Ligustro, che è in grado di crescere da sola anche nel Vecchio Continente. Tuttavia, non tutte le specie di Ligustro si prestano ad essere siepi quindi puntate o sul Ligustro Giapponese propriamente detto o sul Ligustro volgare, piante sempreverdi alte fino a 5 metri. Fiorisce da giugno a settembre ed è caratterizzata da graziosi e piccoli fiori bianchi, sostituiti in inverno da bacche nere.

Photinia

Grazie alle sue famose e stupende foglie rosse e alla semplicità della sua coltivazione, la Photinia è tra le piante più utilizzate per le siepi. Sono molto resistenti e l’Italia è uno dei suoi habitat naturali. Anche se si può impiegare per siepi alte, è forse più indicata per muretti verdi bassi e larghi anche perché è perfetta per composizione o, addirittura, piccole aiuole. La sua stagione preferita è la primavera, perché è in questo periodo che le sue foglie diventano del caratteristico rosso contornato da dei fiorellini bianchi e dall’aroma piacevole.

Bosso

Come il Ligustro, anche il Bosso proviene dal Giappone e anch’esso è sempreverde, e inoltre cresce da solo su Alpi e Appennini. È una pianta nana – in senso buono! – dalle simpatiche forme rotonde che si prestano a siepi basse o altri tipi di decorazioni. Cresce molto lentamente ed è ben predisposta in tutta Italia (forse solo l’alta montagna gli è avversa, in quanto non resiste alle gelate e a temperature sotto lo zero). Il Bosso ha foglie piccoline e di un vivace e brillante verde.

Ora che avete scelto la vostra siepe, non esitate a godervela. Ma per qualcuno la potatura potrebbe essere difficile, una seccatura o non avere proprio tempo. Niente paura: se vi affidate a www.yougenio.com potrete affidare questo compito a degli esperti, che lasceranno sempre i vostri arbusti nel loro lato migliore.

Acquistare una vasca idromassaggio, come scegli?

La vasca idromassaggio non è più un articolo di lusso per pochi, ma è diventata un pezzo d’arredamento comune in molte case. Per questo motivo è necessario porre molta attenzione a tutte le analisi preliminari del caso, dal momento che tanti sono i tecnici e rivenditori sul mercato, ma ancora di più sono le incognite che si possono presentare.

ASPETTI PRELIMINARI DA CONSIDERARE

Innanzitutto, la vasca idromassaggio dovrà sostituire un sanitario già esistente o stiamo pensando di arredare ex novo il nostro bagno? Nel secondo caso, infatti, bisognerà verificare che la rubinetteria, i carichi e gli scarichi siano adatti, altrimenti bisognerà mettere in conto le spese per le modifiche necessarie. Se si tratta, invece, di una new entry d’arredo, allora si dovrà contattare un eletttricista per la predisposizione dell’impianto elettrico (spesa che deve essere considerata a parte dal preventivo della vasca vero e proprio).

FORMA E DIMENSIONE

Non si tratta solo di una questione estetica, ma la scelta della forma della vasca (rotonda, rettangolare, ad angolo…) e delle sue dimensioni sono il punto di partenza per la corretta collocazione all’interno del locale.

SCELTA DEL MODELLO PIU’ ADATTO ALLE PROPRIE ESIGENZE E AI GUSTI PERSONALI

Ne esistono ormai svariate versioni, perciò la scelta di quella più adatta deve essere fatta con estrema attenzione. Innanzitutto si dovrà porre un occhio di riguardo alla valutazione dei materiali di costruzione, perchè la vasca a idromassaggio si adatti al resto dei sanitari e della mobilia presente. Poi si dovrà decidere se dotarla o meno di una parete di plastica o di cristallo che ricopre il perimetro per evitare gli schizzi d’acqua durante l’uso e se la si preferisce rialzata dal pavimento tramite montaggio su pedana (tutti optional con un costo supplementare).

LE OPZIONI PERSONALI

L’uso della vasca idromassaggio deve essere piacevole e ha come scopo principale il rilassamento, il riattivamento della circolazione e il benessere del corpo e della mente. Ecco perchè ormai esistono diverse “funzioni” aggiuntive, naturalmente tutte a costo extra, che possono essere richieste al momento della scelta della vasca: perchè privarsi della possibilità di effettuare la cromoterapia o l’aromaterapia? Perchè non prediligere i getti ad aria, piuttosto dei classici ad acqua? E poi, perchè non scegliere il numero delle bocchette e dei getti e la possibilità di regolare la loro posizione d’azione e la pressione generata?

ATTENZIONE AL MOTORE

Non tutti sanno che il motore della vasca dovrebbe:
1. essere dotato di certificazione CE (ma ormai questa è una prerogativa comune)
2. possibilmente avere anche certificazione IMQ (certificazione volontaria a livello europeo attestante la qualità, la sicurezza, l’efficienza e l’efficacia del funzionamento del prodotto)

ATTENZIONE AL PREVENTIVO

Veniamo alla richiesta del preventivo. Naturalmente non ci si dovrà rivolgere ad un solo tecnico/rivenditore: il confronto di più preventivi è fondamentale per essere sicuri di effettuare una scelta corretta e non imbattersi poi in sorprese sgradite! Si dovrà richiedere una valutazione che sia la più dettagliata possibile, ricercando anche aspetti che possono sembrare scontati, perchè nella maggior parte dei casi proprio non lo sono.

Alcuni esempi: il trasporto della vasca è incluso nel prezzo? E se sì, è direttamente al piano? Non sareste i primi clienti a verdersela lasciare davanti alla porta dell’atrio del palazzo! Quali sono i servizi aggiuntivi offerti? Come ad esempio l’istallazione o l’eventuale predisposizone idraulica ed elettrica degli impianti.

QUALI SONO LE AZIENDE PRODUTTRICI DI VASCHE IDROMASAGGIO LEADER DEL SETTORE?

Se si vuole cercare la sicurezza della scelta, sicuramente ci si potrà affidare alle seguenti case produttrici riconosciute come leader a livello mondiale:
a) Jacuzzi: realizza prodotti di target qualitativo estremamente elevato, ma i prezzi non sono decisamente alla portata di tutti i portafogli
b) Titano, Megius, Teuco: tutte aziende rinomate ed affidabili, dai prezzi sicuramente più abordali
c) l’italianissima Intex: se si possiede un giardino o un terrazzo, perchè non pensare di unire il relax di un idromassaggio alla freschezza di una piscina fuori terra? Guarda qui tutti i modelli: https://www.rotex.net/piscine-fuori-terra/piscine-intex.html .

INTERNET

Ormai, come in tutte le cose, internet è diventato il punto di riferimento della maggior parte dei consumatori. Visitate perciò i siti delle singole aziende produttrici prima di recarvi nei centri specializzati, soprattuto per avere una visione completa del prodotto e per avere chiare nella propria mente le richieste da porre, le esigenze personali che volete soddisfare e le caratteristiche principali dei prodotti che andrete poi a vedere e toccare con mano.

Le migliori dieci specie di bulbi da fiore da piantare in autunno

È ormai arrivato l’autunno, portando con sé i primi freddi e le abbondanti piogge. Ma questa stagione non porta con sé solo una sorta di malinconia dovuta alla fine dell’estate, ma anche la possibilità di iniziare a preparare il nostro terrazzo o giardino in vista della primavera. Numerose piante da fiore, infatti, appartengono al genere delle piante bulbose e, molte di esse, devono essere piantate proprio nella stagione autunnale per consentirne un radicamento adeguato per la fioritura primaverile.

Bisogna, dunque, adoperarsi per piantare i bulbi da fiore proprio in questa stagione. Nelle prossime righe vi illustreremo le migliori dieci specie di bulbi da fiore da piantare in autunno per ottenere delle bellissime piante fiorite in primavera.

Le varietà di bulbi da fiore autunnali

I bulbi da fiore sono, per lo più, originari delle zone montuose e fredde. Per questa ragione non amano le alte temperature e la maggior parte di essi devono essere piantati nel periodo che va da settembre a dicembre.  Vi indichiamo qui di seguito i più conosciuti e famosi bulbi da fiore che necessitano di essere piantati in questo periodo dell’anno.

Tulipani

I tulipani sono originari delle zone montuose dell’Asia. Furono importati in Europa nel 1500, secolo in cui i Paesi Bassi ne iniziarono la coltivazione. Da quel momento in poi i tulipani ne divennero il simbolo. Nel linguaggio dei fiori i tulipani stanno ad indicare l’amore perfetto e v’è un racconto de “Le mille e una notte” che vi fa riferimento proprio in questo senso.

I bulbi da tulipani hanno il vantaggio di essere disponibili in una vastissima gamma di colori e in ben 110 specie, classificate in 15 gruppi a seconda della forma del fiore, dell’altezza dello stelo, del colore e del periodo della fioritura. Questo tipo di bulbi da fiore non richiedono moltissime cure, ma devono essere costantemente annaffiati e tenuti al riparo da fonti eccessive di calore e dal vento, che ne danneggia lo stelo.

Crocus

Meno conosciuti rispetto ai tulipani, i crocus sono solitamente di colore giallo o violetto. Fioriscono all’inizio della primavera e amano le temperature fredde. Vanno posizionati in una zona ben esposta al sole. Il loro nome deriva dal greco “Krokos”, che significa “fili di tessuto”, e fa riferimento agli stigmi tipici di questo fiore che assomigliano, per l’appunto, a dei fili.

Narcisi

Questi fiori sono conosciuti soprattutto per il profumo inebriante che sprigionano. Il loro nome, infatti, deriva dal greco “narkao”, che significa stordire. Sono il simbolo della primavera e per questo motivo sono ampiamente citati in leggende e poesie. I più conosciuti sono di colore giallo, ma ne esistono specie di diversi colori, forme e dimensioni. Questo tipo di bulbi da fiore è molto resistente e richiede pochissime cure, il che lo rende il fiore ideale per chi non ha molto tempo da dedicare al giardinaggio.

Bucaneve

I bucaneve, invece, esistono in una sola varietà di colore: il bianco latte. Vengono chiamati anche “stella del mattino” e sono famosi per essere la prima specie di pianta bulbosa a fiorire. Come suggerisce il nome, infatti, questi fiori “bucano la neve”, spuntando alla fine dell’inverno. Amano le temperature molto basse e la compagnia di altri fiori, il che ci permette di piantarli nelle vicinanze di altri bulbi per formare una bella aiuola fiorita.

Iris

Gli iris sono dei fiori molto colorati, disponibili nelle seguenti varianti di colore: arancio, giallo, viola e blu. Crescono a temperature molto fredde e, per questa ragione, è consigliabile piantarli in zone non esposte troppo al sole. Amano anch’essi la compagnia di altri fiori e li si può coltivare vicino a papaveri, fiordalisi o erbe di campo.

Campanule

Questi fiori hanno due grandi vantaggi: sono molto resistenti alle intemperie e si moltiplicano molto facilmente e velocemente. L’unico accorgimento importante da mettere in pratica è quello di piantarle in zone ombrose. Potreste optare, per esempio, per piantarli accanto ai bucaneve, che hanno caratteristiche molto simili alle campanule, ottenendo così anche possibili ibridi tra le due specie.

Gigli

Solitamente i gigli fioriscono in estate e devono essere piantati in primavera, ma ne esistono varietà a fioritura primaverile che vanno piantate in autunno. Questo tipo di bulbi da fiore sono molto resistenti ma non amano l’eccessiva umidità. Per questa ragione è consigliato aggiungere della sabbia, che ha grande potere drenante.

Muscari

Questo tipo di bulbi da fiore, conosciuto anche con il nome di giacinto a grappolo, è di colore azzurro, blu, o violetto. La sua fioritura avviene tra aprile e maggio e raggiunge un’altezza di ben 25 centimetri. La sua forma lo rende ideale per le aiuole e la bordura del giardino.

Giacinto

I giacinti vanno piantati all’inizio dell’autunno, preferibilmente a fine settembre. Li si possono trovare in tantissimi colori e forme diverse. Questi fiori crescono molto rapidamente e si moltiplicano facilmente. Richiedono, inoltre, pochissime cure.

Vi abbiamo, dunque, elencato le migliori tipologie di bulbi da fiore da piantare in autunno nel vostro giardino. Adesso non vi resta che acquistarli (puoi trovarne molti qui), mettervi all’opera per ottenere degli splendidi e profumati risultati nella stagione della fioritura. Buon lavoro!

Giardino in inverno, come progettarlo al meglio con i gelsomini

Anche se è la primavera la stagione dove, per eccellenza, sbocciano i fiori e i colori in giardino, non occorre dimenticare come – in realtà – sia facilmente possibile disporre di un giardino sufficientemente colorato anche di inverno. Per quanto ovvio, è tuttavia necessario progettare un giardino in maniera tale che possa opportunamente accogliere dei fiori in grado di resistere alle temperature più rigide e, pertanto, consentirvi di poter godere di una visione eccellente anche quando il clima si fa più ferreo.

Tra le possibilità più comuni per abbellire un giardino anche durante la stagione invernale, vi è certamente il gelsomino di inverno, una delle pochissime specie che fiorisce durante i mesi invernali (generalmente tra gennaio e febbraio). Il gelsomino di inverno è contraddistinto da fusti molto sottili, dei semi legnosi e arcuati, foglie trifogliate e, soprattutto, bellisismi fiori a forma di stella, di colore giallo intenso, non profumati. La fioritura del gelsomino di inverno avviene a inizio anno e di norma dura alcune settimane, fino a quando la pianta non avrà completamente prodotto anche le foglie.

Ebbene, se avete avuto la sufficiente pazienza per poter coltivare il gelsomino di inverno, nei mesi freddi potrete godere della presenza di un arbusto molto decorativo all’interno del vostro spazio verde. Abbiate comunque cura di rivedere periodicamente la progettazione  giardini, evitando di lasciare al suo destino il gelsomino di inverno: procedete con frequenti potature e assicurate al vostro arbusto una buona esposizione al sole.

progettazione giardini

Come potrà indicarvi qualsiasi esperto di giardinaggio, il gelsomino di inverno è una pianta di facile coltivazione che non teme il freddo e può adattarsi anche a terreni pesanti e non troppo fertili: insomma, un vero e proprio toccasana per il miglior aspetto estetico del vostro giardino!

Fitodepurazione: l’importanza dell’evaporazione e della traspirazione

L’evaporazione è un processo che permette di regolare il passaggio dell’acqua dallo stato liquido allo stato di vapore, dal suolo all’atmosfera: un processo fondamentale all’interno del sistema di fitodepurazione come quelli realizzati da fitodepura, rappresentando un meccanismo fisico essenziale per la depurazione delle acque reflue. L’evaporazione sarà influenzata prevalentemente da fattori climatici come la radiazione solare, la temperatura, il livello delle precipitazioni, l’umidità, i venti.

Fenomeno differente è invece rappresentato dalla traspirazione, processo attraverso il quale una pianta elimina l’acqua dai propri tessuti. Nella traspirazione, i fattori principali che determinano l’efficienza del processo sono il clima, il contenuto di acqua al suolo, la tipologia di specie vegetale, lo stadio di sviluppo della pianta e, infine, la struttura della copertura fogliare.

Nella dottrina di settore, la combinazione dei due processi prende generalmente il nome di “evapotraspirazione”: un mix fondamentale nella fitodepurazione, che è essenzialmente misurabile attraverso appositi strumenti come il lisimetro o l’evaporimetro. Anche senza attendere le rilevazioni ex post, è possibile prevedere l’efficienza del sistema di fitodepurazione e del livello di evapotraspirazione (in condizioni standard, e in condizioni più specifiche) mediante delle analisi matematiche, andando in tal modo a stimare la congruità dell’impianto con le necessità concrete di depurazione delle acque reflue.